Cibo della tradizione e antiche arti.

Da venerdì a lunedì a Villanova di Bagnacavallo si svolgerà la trentottesima edizione della Sagra delle Erbe Palustri, iniziativa che ogni anno rievoca le antiche arti dell’utilizzo delle erbe di valle e del legno nostrano. L’edizione di quest’anno dedica particolare attenzione al recupero della cultura locale e ai momenti conviviali col cibo della migliore tradizione “fatto in casa” accompagnato dai vini di Bagnacavallo, al risveglio del dialetto e alle mostre della memoria.

Come di consueto nelle giornate di sabato 10 e domenica 11, la sagra sarà caratterizzata dai laboratori dimostrativi di intreccio e degli antichi mestieri, offrendo l’opportunità di vedere dal vivo cestai, intrecciatori e artigiani ospiti della manifestazione. Sempre nelle giornate di sabato e domenica, il centro del paese ospiterà inoltre la mostra- mercato con numerosi espositori di antiquariato, modernariato, collezionismo, opere dell’ingegno, produttori agricoli, associazioni di volontariato ed espositori privati. La novità di quest’anno, per la giornata di domenica, è la riproposta dello spazio dedicato ai bambini, con il mercatino delle pulci, il laboratorio delle bolle giganti del Mago Strudel, lo spettacolo di burattini “Sganapino medico per forza” a cura del Teatro dell’Aglio e il grande ritorno della Carovana Scanzonata dei Musicanti di San Crispino.La sagra offre la possibilità di visitare liberamente la splendida collezione dell’Ecomuseo delle Erbe Palustri e l’Etnoparco “Villanova delle Capanne”, oltre alle numerose mostre temporanee allestite per l’occasione, tutte all’interno del percorso museale e nei capanni: Le ali del Delta, mostra fotografica a cura del Circolo fotografico Il Forno; Giocosa Volante, gli aquiloni storici del maestro Medio Calderoni, Un fiasco villanovese-l’orgoglio della comunità, raccolta di manufatti etnici locali; Pelle d’uovo, battista, misto lino e fustagni, le vecchie tele utilizzate per la realizzazione di biancheria intima di raffinata fattura, di fine Ottocento; Cosacchi, cowboy e donnine, sculture dell’ultimo vallarolo locale Achille Martini.

Come sempre sarà possibile assaggiare la cucina delle azdóre presso la Locanda dell’allegra mutanda, all’interno dell’Ecomuseo: nella serata di venerdì 9 si terrà “PerBacco che cena selvatica!”, speciale menu in abbinamento ai pregiati vini del Consorzio Il Bagnacavallo (28 euro, prenotazione obbligatoria allo 0545 280920). La serata offrirà la possibilità di seguire lo spettacolo dedicato al dialetto “In rumagnöl us dis” con Romagna Slang a cura dell’Istituto Schürr, con la voce di Liana Primavera che animerà la serata con “Chiaro di luna romantico”.

Nelle giornate di sabato e domenica, a pranzo e a cena, sarà proposto un menu alla carta con l’immancabile binomio strozzapreti e strozzasindaci, taglieri e secondi a base di carne e i dolci caserecci (si consiglia la prenotazione sempre allo 0545 280920). Lunedì 12 settembre, la condotta Slow Food Godo e Bassa Romagna proporrà alla Locanda dell’allegra mutanda “Il bosco scende a valle” con menu dello chef Federico Scudellari. Poi, alle 21 la conclusione della sagra sarà affidata al “Lunedì con Ivano Marescotti” e alle sue Ciàcar in rumagnöl presso l’Ecomuseo. Ingresso libero alle mostre e alla manifestazione.

La Sagra delle Erbe Palustri è organizzata dall’associazione culturale Civiltà delle Erbe palustri in collaborazione con il Comune di Bagnacavallo.

Il programma completo è disponibile sul sito: www.erbepalustri.it. L’Ecomuseo delle Erbe Palustri è in via Ungaretti 1.