Una festa che celebra la cultura veneta in tutte le sue sfaccettate eccellenze. Il punto di partenza è l’eccezionale figura di Ruzante, commediografo cinquecentesco e amico fraterno dell’ideatore di Villa dei Vescovi, Alvise Cornaro.
Una giornata dedicata al “pavano” – il territorio, la lingua, la cultura – celebrato a Villa dei Vescovi con spettacoli, incontri, visite guidate in dialetto, antiche ricette, una mostra mercato e una speciale esposizione delle maschere ruzantiane Sartori.
Punto di partenza è la figura di Ruzante, “straordinario teatrante della mia terra” per Dario Fo e “senz’altro il più grande autore di teatro che l’Europa abbia avuto nel Rinascimento prima ancora dell’avvento di Shakespeare”.
La giornata è ricca di attività. Si parte con un dialogo impossibile a cura di Franco Tomasi, per trasmettere al grande pubblico la grandezza di Ruzante e la sua eredità lungo i secoli, per passare a visite guidate arricchite da cammei in dialetto con vecchie storie raccontate da parte chi parla il veneto come lingua madre. Dopo il pranzo “pavano” e uno show cooking a cura di Isabella Guariento, rigorosamente in dialetto, si passa alla presentazione e dimostrazione delle storiche maschere ruzantiane di Amleto Sartori, per ammirare come questi oggetti prendano vita nelle mani degli artigiani che ancora oggi li producono.
Nel corso dell’intera giornata: una speciale mostra mercato, arricchita da antiche gabbie da serraglio, e l’esposizione delle maschere ruzantiane Sartori. Chiude la festa, uno spettacolo a cura di Aristide Genovese, che recita un florilegio di testi ruzantiani.
Il programma
ore 11: “Dialogo impossibile con Ruzante”. Franco Tomasi intervista Ivano Paccagnella, che interpreta Angelo Beolco.
ore 11-12: visite guidate alla villa con cammei in dialetto veneto, aneddoti e storie del passato.
ore 13: pranzo pavano a cura della chef Isabella Guariento, con piatti poveri e popolari, preparati con antiche ricette e prodotti storici.
ore 15: show cooking di cucina povera e popolare a cura di Isabella Guariento, tra ingredienti antichi, vecchie ricette, cotture lente. Rigorosamente in dialetto veneto.
ore 15-16: visite guidate alla villa con cammei in dialetto veneto, aneddoti e storie del passato.
ore 16: “Ruzante nelle maschere Sartori”: presentazione e dimostrazione delle storiche maschere ruzantiane di Amleto Sartori, con la visita a una piccola e speciale esposizione. A cura di Paola Piizzi, Sarah Sartori, Walter Valeri.
ore 17: “Ruzante a Villa dei Vescovi” a cura di Aristide Genovese: un florilegio di testi ruzantiani tratti dalla “Prima Orazione”, “Il Reduce”, “Bilora”, “Lettera all’Alvarotto”.
Tutta la giornata: mostra mercato con alcune eccellenze del territorio. Selezioni di utensili di lavoro della tradizione contadina, antiche gabbie per animali da serraglio, mobili vintage rivisitati in chiave contemporanea, giochi antichi, selezione libri sul Veneto, vecchie cartoline e altri oggetti tipici.